In effetti, a partire dal 2021, le aziende di tutto il mondo hanno acquistato oltre 100 miliardi di tag RAIN RFID e le implementazioni su larga scala stanno diventando ogni giorno più prolifiche nei settori della produzione, della vendita al dettaglio, della sanità, dello sport e della catena di approvvigionamento.

I requisiti e le pratiche di tracciabilità e rintracciabilità sono una parte essenziale di numerosi settori, tra cui quello alimentare e delle bevande, quello farmaceutico e automobilistico, le operazioni di magazzino e la gestione dell'inventario al dettaglio.

Se vi affidate ancora esclusivamente a sistemi basati su codici a barre per monitorare e gestire l'inventario quando arrivano i requisiti normativi, ne pagherete le conseguenze, in termini di perdita di affari, multe o implementazioni affrettate di soluzioni RFID.

Ecco quindi cosa fare per avere successo, indipendentemente dal motivo che vi spinge ad adottare la tecnologia RFID.

Primo passo: costruire una conoscenza organizzativa della tecnologia RFID
È importante fare ricerche. Si vedono molte persone fare un parallelo tra la tecnologia RFID e quella dei codici a barre, e questo vi metterà nei guai. Entrambe le tecnologie possono essere utilizzate per la tracciabilità e la rintracciabilità, il controllo dell'inventario e altre applicazioni che si sovrappongono. Ma questo non le rende tecnologie "simili". Imparate il linguaggio della tecnologia RFID e fate molte domande. Proprio come l'automazione o la mobilità, la tecnologia RFID è una categoria tecnologica ampia. Leggete i post dei blog, ascoltate i podcast, partecipate ai webinar e agli eventi di settore e parlate a tu per tu con persone che hanno una vasta esperienza nel settore RFID, come i membri di RAIN Alliance o GS1.

Secondo passo: trovare un integratore RFID esperto
Lavorate con partner che abbiano esperienza nell'implementazione di soluzioni nel vostro settore. Quando vi sedete a parlare con gli integratori o li ospitate in loco, cominciate con l'individuare il problema. Concentratevi sul problema che state cercando di risolvere o sull'obiettivo che state cercando di raggiungere con la tecnologia RFID. Avete bisogno di una migliore visibilità dell'inventario? Avete difficoltà a trovare i beni critici? State perdendo dei contenitori a rendere? Una volta definiti i risultati desiderati, si può iniziare a parlare dei cambiamenti necessari per raggiungerli. Ma non indirizzate la conversazione su soluzioni tecnologiche specifiche troppo in fretta. Evitate di proporre soluzioni troppo generiche, almeno finché non avrete acquisito una certa esperienza con la tecnologia RFID. E non fatevi prendere troppo dalla voglia di confrontare le tecnologie RFID da soli. Un esperto di RFID può fare chiarezza sul funzionamento della tecnologia RFID consigliata. Un esperto può aiutarvi a capire le differenze tra la tecnologia RFID e altre tecnologie di localizzazione. Potreste scoprire che in realtà avete bisogno di qualcos'altro per raggiungere il vostro obiettivo o risolvere il vostro problema. Non abbiate quindi paura di fare molte domande su ciò che vi viene consigliato e perché, e sul motivo per cui non è consigliabile un altro tipo di tecnologia. Questo è particolarmente vero quando si tratta di stampanti, codificatori, inlay, tag ed etichette RFID. Ricordate che le soluzioni RFID si basano in ultima analisi sui dati ed è compito della stampante/encoder assicurarsi che i dati dei tag siano codificati in modo accurato ed efficiente. Se non ci si può fidare dei dati contenuti nei tag, non importa la velocità o la distanza con cui i lettori possono leggerli. Naturalmente, prima di consigliare una stampante al vostro capo o di decidere quale acquistare, dovrete parlare con un consulente RFID di fiducia per confermare il tipo e le dimensioni della stampante di cui avete bisogno per supportare tutte le applicazioni RFID appropriate per un impianto di produzione, un magazzino o un ambiente sanitario. È inoltre fondamentale selezionare l'inlay e l'etichetta RFID appropriati. Se un'etichetta RFID non soddisfa i requisiti di leggibilità o non è adatta alla superficie o all'ambiente, si rischia di perdere molto, tra cui la visibilità operativa, l'inventario, l'attività dei clienti e un vantaggio competitivo. Quindi, non scegliete la prima etichetta RFID che vi viene consigliata.

Terzo passo: Testate la soluzione proposta per creare fiducia
Le storie di successo sono ottime, ma non sono la vostra storia. Il fatto che un concorrente utilizzi la tecnologia RFID in un certo modo non significa che sia quello giusto per voi. Allo stesso modo, il processo di progettazione, sviluppo e implementazione della soluzione è eccezionalmente personale per voi. Assicuratevi che il vostro integratore attinga alle best practice e alle esperienze passate, ma che dia priorità alle vostre sfide uniche, all'architettura del sistema e ai requisiti di gestione delle modifiche. Questo include la gestione del cambiamento dall'esterno verso l'interno, considerando i tipici effetti a monte e a valle delle implementazioni RFID. Se avete tempo e risorse per realizzare un proof of concept, fatelo. Questo periodo di "lancio morbido" vi consente di sollecitare il feedback dei lavoratori in prima linea, dei partner, dei clienti e di altri soggetti interessati dai vostri nuovi processi basati sulla tecnologia RFID e di apportare modifiche prima che il progetto venga avviato e si pensi che sia completo (anche se sappiamo che il perfezionamento costante sarà fondamentale).

Infine, convalidazione con gli enti del settore.
AIM, Auburn RFID Lab, DoseID, GS1, Axia Institute, RAIN RFID Alliance e NFC Forum sono alcune delle principali associazioni che contribuiscono a creare standard industriali comuni. Questi gruppi hanno anche forum ed eventi per condividere le migliori pratiche.