Cosa dedurre da queste previsioni fatte e mancate?

Gartner ritiene che ha senso uscire dai cicli di pianificazione a breve termine, guidati dagli azionisti, per vedere le tendenze più ampie. Una delle maggiori campagne di influenza di Gartner nella supply chain consiste nel convincere i leader delle business unit a mantenere gli obiettivi di crescita a lungo termine attraverso investimenti continui, modulati rispetto a quelli in stile boom and bust.

Previsioni per il 2023

Da un punto di vista macroeconomico, nel 2023 l'inflazione economica dovrebbe continuare a scendere, anche se non in modo lineare. Con il risveglio della Cina dalle sue restrizioni "zero COVID", c'è il rischio che si riaccenda l'inflazione basata sulle materie prime. È probabile che le banche centrali debbano accontentarsi di tassi di inflazione del 3%-4% prima di togliere il piede dai freni monetari, per evitare che il costo dei prestiti sul debito nazionale diventi insostenibile.

L'ambito geopolitico sembra più difficile da prevedere. Tende a muoversi secondo tendenze lineari più lunghe, fino a quando improvvisamente non lo fa più. La continua creazione di catene di approvvigionamento regionalizzate e nazionalizzate sembra certa sulla base degli stanziamenti in volo e delle aziende che cercano di coprire i rischi geopolitici. Ciò che sarà più interessante monitorare sono le azioni dei Paesi - e delle aziende - a cavallo tra Oriente e Occidente.

Ci sono anche altri elementi da considerare, come i punti di snodo demografici, le nuove tecnologie dirompenti e l'ambiente naturale.

La demografia come destino. Le tendenze demografiche nazionali hanno fatto notizia negli ultimi tempi. La popolazione cinese si è ridotta per la prima volta dagli anni '60, il primo ministro giapponese ha dichiarato che il Giappone è sull'orlo di una disfunzione sociale a causa dell'invecchiamento della popolazione e del calo delle nascite. Molte nazioni occidentali stanno affrontando dinamiche simili. Negli Stati Uniti, gli economisti notano che l'attuale tasso di disoccupazione del 3,5% è dovuto in parte ai diversi milioni di Baby Boomers che decidono di ritirarsi dalla forza lavoro. A questo proposito, il 2023 dovrebbe rivelarsi un anno di punta per i pensionamenti dei dirigenti della supply chain. Il momento è quello giusto. È la relativa calma prima della prossima tempesta e un momento molto migliore per passare le consegne rispetto a quello in cui si è verificata l'interruzione della pandemia.

Giovani resistenti. All'altro capo dello spettro generazionale, Gartner vede la crescente influenza della Generazione Z, che entro il 2025 comprenderà più di un quarto dei lavoratori del mondo. Molti dei recenti movimenti sociali in luoghi come la Cina e l'Iran sono stati guidati dalle giovani generazioni. Anche nelle democrazie occidentali, come gli Stati Uniti, la spinta dei giovani a protestare politicamente è elevata. Vedono i contratti sociali che i loro anziani hanno accettato come compromessi, o semplicemente la realtà, come non più sostenibili. Anche se questo non porterà a cambiamenti di regime su vasta scala nel 2023, si tratta di un importante jolly geopolitico. Viviamo in un'epoca in cui i sistemi politici, economici ed ecologici tradizionali sono tutti sotto pressione. Non c'è da stupirsi che la generazione Z sia considerata la coorte più ansiosa dei tempi moderni. Ciò induce a chiedersi sei leader dei Boomer e della Gen X, stiano bloccando il progresso rimanendo saldamente aggrappati ai vecchi sistemi. Questa storia non si è ancora sviluppata, ma alla fine potrebbe preannunciare una società più illuminata.

L'intelligenza artificiale a un bivio. Non bisogna dimenticare il punto di svolta delle tecnologie di intelligenza artificiale. Il mondo è innamorato di nuovi strumenti come ChatGPT, anche se ultimamente c’è il sano sospetto che tutti noi abbiamo aspettato in fila digitale piuttosto che poterlo usare. Come la maggior parte delle tecnologie, questo nuovo livello di IA porterà con sé aspetti positivi, e negativi. Probabilmente contribuirà alla diffusione della disinformazione nei media. Sarà dirompente per i ruoli dei lavoratori della conoscenza che non richiedono un nuovo pensiero. Una nota più positiva: immaginiamo un mondo in cui usiamo questa nuova IA per stimolare comportamenti più prosociali nelle persone.

Ecologia inevitabile. Il nostro clima è diventato più imprevedibile. A volte oscilla in una direzione positiva, come nel caso dell'inverno europeo più caldo del normale che ha anticipato una crisi energetica prevista solo pochi mesi fa. Più spesso questi estremi climatici hanno impatti negativi sulle persone e sul mondo naturale in generale, come l'abbassamento dei livelli dei fiumi principali in tutto il mondo. Gli scienziati avvertono che il ritorno di El Niño nel 2023 porterà ondate di calore senza precedenti. Dovremo concentrarci sulla resilienza climatica nel 2023, mentre i nostri programmi di riduzione delle emissioni su scala decennale prendono piede.

È chiaro che la gestione delle catene di approvvigionamento nell'ambiente odierno richiederà le mani ferme sul volante. Se tutto va bene, quando guarderemo al 2023, sarà un anno in cui avremo affrontato le sfide e costruito una base più solida. Forse, con l'aiuto delle nuove generazioni, riusciremo anche a reimmaginare nuove possibilità per il nostro futuro.