La risposta è semplice, dice Anders Gustafsson, CEO di Zebra Technologies: sensori a livello di fiala che possono monitorare accuratamente la temperatura di ogni dose dal primo all'ultimo miglio.
Data la velocità e la scala senza precedenti con cui i vaccini COVID-19 vengono immessi sul mercato, Anders Gustafsson, CEO di Zebra Technologies, ritiene che dovremmo sfruttare tutte le tecnologie disponibili - dai sensori a livello di fiala ai computer mobili e ai tablet, per esempio - per garantire che i vaccini vengano consegnati entro l'intervallo di temperatura corretto.

La complessità del trasporto e dello stoccaggio di formulazioni ultracongelate, congelate e refrigerate, compresi diversi vaccini con diversi profili di temperatura, è stata molto pubblicizzata. Inoltre, i siti di somministrazione potrebbero non avere un'infrastruttura di stoccaggio a freddo ultra-congelato.

Con la sicurezza pubblica sempre come massima priorità, coloro che sono coinvolti nella distribuzione e nella somministrazione di vaccini sensibili alla temperatura possono scegliere di smaltire un'intera fiala - o un intero lotto di dosi - se "sembra caldo" al tatto, se "probabilmente è rimasto fuori troppo a lungo" o se si sospetta un'escursione termica e non c'è modo di confermarne la fattibilità. Questo può portare a sprechi inutili ed essere dannoso per il successo delle campagne di vaccinazione, come quella su cui contiamo per porre fine alla pandemia di COVID-19. Ma se un piccolo sensore di temperatura a basso costo viene apposto su ogni fiala di vaccino nel primo miglio, dice Gustafsson, potremmo mostrare a tutti coloro che maneggiano le fiale nell'ultimo miglio - compresi gli operatori sanitari e i destinatari - che la catena del freddo non è stata interrotta.

"I produttori hanno applicato oltre 9 miliardi di misuratori di temperatura a livello di fiala sui vaccini distribuiti nei paesi in via di sviluppo dal 1996. Quindi, perché i paesi sviluppati come gli Stati Uniti e il Regno Unito non dovrebbero mettere in atto gli stessi requisiti ora? Abbiamo lo stesso accesso a questa tecnologia - che è stata sviluppata negli Stati Uniti da Temptime quasi 30 anni fa - e risorse molto più grandi per implementarla", dice Gustafsson. Un piccolo passo nel punto di produzione potrebbe aiutarci a fare grandi passi verso la fine della pandemia. Produttori, distributori, fornitori di assistenza sanitaria, organizzazioni non governative (ONG) e governi che guidano la strategia e l'esecuzione della campagna di vaccinazione COVID-19 hanno la responsabilità condivisa di mantenere la catena del freddo dal primo all'ultimo miglio.

Eppure, milioni di fiale si muovono ogni giorno attraverso il mondo e cambiano di mano ogni minuto. Questa serie di passaggi di mano rende difficile creare un unico registro della temperatura affidabile per tutto il viaggio del vaccino. Ma questo può essere facilmente affrontato, secondo Gustafsson. "Se una piccola etichetta colorata e sensibile alla temperatura, come quella prodotta da Temptime, azienda controllata da Zebra Technologies Corp., viene messa su ogni fiala al momento della produzione, sia l'amministratore del vaccino che il destinatario possono guardare la fiala e vedere chiaramente se si è verificata un'escursione termica fino a quel punto", dice. La tecnologia Temptime ha un design semplicistico guidato da una chimica sofisticata per mostrare che la catena del freddo è stata mantenuta. "Se il quadrato interno dell'indicatore di temperatura basato sull'etichetta è più scuro dell'anello di riferimento esterno, allora la fiala era troppo calda in un certo momento e potrebbe essere compromessa. Se il quadrato interno è ancora più chiaro dell'anello di riferimento, allora tutte le parti possono sentirsi sicure che è stato manipolato correttamente. È così semplice", dice Gustafsson.