La nuova frontiera della Blockchain: rivoluzionare la Supply Chain post-pandemica
La trasformazione della domanda è una costante degli ultimi 20 anni, da quando internet ha imposto le sue regole a tutto il mondo del business, e l’attuale condizione pandemica non ha fatto altro che accelerare alcune tendenze che già stavano emergendo.
I canali di vendita si trasformeranno per sempre, con acquisti e fulfillment che sempre di più si affideranno a strumenti digitali; ciò metterà una notevole pressione sulle catene di fornitura, per creare e consegnare prodotti in modi sempre nuovi e più efficienti.
In questo nuovo panorama, la blockchain giocherà probabilmente un ruolo critico portando trasparenza e visibilità alle supply chain.
Una prima evidenza che si sta notando è il cosiddetto onshoring¹: in controtendenza con quanto avvenuto negli ultimi anni, quando spesso le aree produttive venivano delocalizzate per motivazioni economiche, sta emergendo il desiderio di portare la catena di fornitura sempre più vicino al cuore dell’azienda o della domanda, un fattore nato in nome della resilienza, della riduzione del rischio, della velocità di consegna e, per molti governi, della sicurezza nazionale.
La supply chain, da sempre una funzione aziendale vitale, è diventata un argomento di discussione anche al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori. In brevissimo tempo, la digitalizzazione è diventata un imperativo di sopravvivenza, poiché le organizzazioni ripensano i criteri di progettazione della supply chain per rispondere allo shock pandemico e si concentrano sulla produzione locale: secondo molti ricercatori e responsabili aziendali, questo si tradurrà nell'accettazione diffusa della blockchain come tecnologia che consente la trasformazione e la digitalizzazione tra imprese.
Il motivo è presto detto: le supply chain “classiche” sono state concepite come anelli sequenziali di una catena che, passando dati e merci da fornitore a fornitore, si evolve fino ad arrivare al cliente finale.
Ogni componente di questa catena deve fare la propria parte e trasmettere le informazioni in modo rapido e preciso, e purtroppo spesso questo non avviene in modo accurato e preciso. La situazione mondiale attuale ha reso tutto ancora più complesso, sottoponendo ogni anello a un livello di stress mai registrato in precedenza.
La tecnologia blockchain avrà un ruolo critico nella trasformazione digitale delle catene di fornitura che stanno emergendo in un mondo post-COVID-19, questo perché la tecnologia blockchain è in grado di gestire efficacemente il flusso di lavoro attraverso l'intera catena di fornitura e, attraverso il suo approccio a libro mastro distribuito, garantisce che i dati siano accurati, trasparenti e immutabili.
Le supply chain devono adattarsi al nuovo mondo già ora, non potendosi permettere di aspettare che la situazione sanitaria venga risolta del tutto prima di rimettersi in moto. Ciò significa ripensare l'architettura della vostra supply chain per costruire le condizioni di adattabilità alle nuove esigenze e digitalizzare il flusso di lavoro in modo da poter reagire ai cambiamenti dinamici della domanda, o alle eventuali problematiche, in modo rapido e tempestivo.
La tecnologia blockchain può fornire trasparenza e creare l'agilità della supply chain richiesta. In un'impresa, la blockchain può essere utilizzata come una struttura privata autorizzata per un gruppo di soggetti interessati, come fornitori, clienti e regolatori, per gestire l'approvvigionamento, la produzione e la circolazione delle merci in modo dinamico lungo tutta la catena di fornitura.
La realizzazione di una supply chain dinamica con una significativa dose di adattabilità richiede visibilità su operazioni e dati. Ogni componente e processo deve essere visibile per garantire che il prodotto finale possa essere verificato e monitorato, identificando dove il flusso di lavoro può essere ottimizzato e se le organizzazioni stanno operando nel modo più efficiente possibile nel rispetto degli standard lavorativi e dei requisiti normativi. Ciò consentirà di reagire rapidamente a possibili futuri shock come quello che ancora oggi sta perturbando l’intero pianeta, e di fornire resilienza durante questi eventi imprevisti.
1. L'onshoring è una pratica che porta a collocare la produzione vicino alla domanda di mercato. Questa strategia può assumere tanto le vesti del reshoring, ad esempio se un’azienda italiana decide di rientrare dalla Cina per meglio servire i consumatori italiani, oppure le forme dell’offshoring se la stessa azienda decide di delocalizzare la propria produzione in Cina per soddisfare la domanda del mercato cinese.
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