L'intelligenza artificiale trasforma la comunicazione e la produttività del personale in prima linea.

"Il percorso del cliente varia da una prospettiva di preferenza. Ci sono alcuni clienti che cercano un impegno consultivo e un'interazione personale per capire cosa li porterà al tipo di prodotto o esperienza che stanno cercando. Ci sono altri clienti che preferiscono un'esperienza self-service tramite siti Web e app mobili o chioschi in negozio", ha detto a Retailbiz in una recente intervista.
"Stiamo assistendo all'implementazione di dispositivi mobili in tutta la forza lavoro per consentire al personale del punto vendita di comunicare in modo più efficace tra loro, sia in prima linea che in seconda fila, e di collegarsi al sistema telefonico per mettere in contatto il cliente con la persona giusta in negozio".
Con l'implementazione di un numero sempre maggiore di queste tecnologie e soluzioni per supportare i lavoratori in prima linea, Zebra Technologies sta anche assistendo a una crescente adozione dell'intelligenza artificiale generativa e di dispositivi di accompagnamento digitali per una vasta gamma di casi d'uso.
"Ad esempio, un lavoratore può interrogare un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) di Gen AI e dire: 'Ho un cliente che restituisce un articolo. Ha la ricevuta, ma non ha la carta di credito con cui l'ha acquistato', e riceverà immediatamente una risposta su come dovrebbe elaborare tale reso", ha affermato Bianculli.
"Oppure una domanda come, 'Come dovrei procedere con questo markdown?' e ricevere immediatamente le informazioni giuste tramite testo o voce. Invece di far semplicemente interagire i lavoratori tra loro, queste tecnologie consentono al personale del negozio di connettersi direttamente con un agente intelligente per risposte più rapide ed efficienti."
Esaminando le sfide del lavoro da una prospettiva globale, la società di consulenza aziendale Korn Ferry stima una carenza di circa 80 milioni di lavoratori a livello globale entro la fine del decennio, con una conseguente perdita economica di circa 8.000 miliardi di dollari.
"Sarà esattamente di questa portata? Solo il tempo lo dirà, ma sarà una sfida almeno per il resto di questo decennio, che sta spingendo i nostri clienti a sfruttare più automazione e capacità di Gen AI che ci consentono di implementare 'automazione incentrata sull'uomo'", ha affermato Bianculli.
"Ad esempio, se ci sono 20 attività in un flusso di lavoro; se puoi automatizzare il 30% di queste attività, o eliminare sei attività dall'immagine, tramite Gen AI o automazione fisica, rimangono 14 attività che devono essere eseguite da un lavoratore, ma si semplifica comunque quel flusso di lavoro. Riteniamo che ciò compenserà significativamente la carenza di manodopera".
I retailer stanno inoltre investendo nella pianificazione e nella previsione della domanda e Bianculli ritiene che l'intelligenza artificiale sia la risposta tecnologica all'economia on-demand: in che modo i retailer possono prevedere meglio i prodotti che i clienti desiderano, prima che li ordinino?
"I rivenditori possono esaminare i dati storici o utilizzare le previsioni delle serie temporali, ma ora con l'intelligenza artificiale, aggiungono altri fattori come meteo, notizie, social media ed eventi locali per previsioni più accurate, consentendo loro di ordinare i prodotti in modo più previdente".
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